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Mai state zitte – cronologia del dibattito

MAI STATE ZITTE. Voci dal Rubygate

C’è chi ad ogni nuovo scandalo sessuale, rapporto statistico o pubblicità sessista, puntualmente, grida al silenzio delle donne, ci chiede dove siamo, perchè non parliamo. Abbiamo fatto un giro di ricognizione in rete per capire cosa dicono le donne, quali sono le loro analisi e i loro punti di vista. Ne abbiamo scelte alcune, perchè sono tante, donne con percorsi intellettuali e politici diversi tra loro, ma che hanno in comune una cosa: non sono mai state zitte. (n.d.r. ogni giorno in fondo all’articolo gli aggiornamenti)

Gira in rete e rimbalza tra social network e mail l’appello all’indignazione delle donne di Concita de Gregorio sull’Unità. Laura Balbo non firma e ci spiega perchè dal sito di Sbilanciamoci chiamando in causa la dignità degli uomini; dignità maschile offesa anche per Letizia Paolozzi che scrive dalle pagine di donnealtri. Su Repubblica Simona Argentieri parla di sessualità e mascolinità per leggere le vicende di Berlusconi, Ruby &co. Sulla stessa linea Ileana Montini che, su womenews, fa un’analisi di come sui giornali si rappresenti la continuità tra l’uomo esemplare (Berlusconi) e l’uomo italico qualunque. Non mancano donne che, dato il tema alla ribalta, propongono ragionamenti sulla prostituzione e su come viene narrata al grande pubblico: Pia Covre e il comitato per i diritti delle prostitute firmano un testo sulla mediatizzazione della prostituzione e sul ruolo che sui media viene dato alle prostitute, anche Oria Gargano scrive su questo tema (zeroviolenzadonne) raccontando la costruzione di una morale pubblica tutta maschile. Su pubblico e privato scrive anche Dacia Maraini dalle pagine del Corriere marainicorriere.pdf. Infine vi segnaliamo Chiara Valerio che ci regala una prospettiva originale sulla dicotomia realtà e finzione.

Cosa dicono gli uomini? Due voci che ci sono piaciute: Ugolini con ironia parla di lavoro e di evasione fiscale e Christian Raimo che ci invita a ragionare su sessualità e discorso pubblico, sul continuum che costruisce Berlusconi (per generare consenso) tra leader e maschiomedio.

Esce oggi sull’Unità un articolo che fa il punto di due anni di editoriali di donne.

Infine leggete Paola Di Cori sul nostro sito e commentate sul nostro forum, la nostra piazza virtuale, uno dei tanti luoghi in cui uomini e donne si cimentano nella costruzione di dibattito e opinione.

AGGIORNAMENTI:

1 febbraio, dal Paese delle donne segnaliamo l’articolo di Monica Lanfranco “Siamo tutte prostitute? Siamo tutti papponi?” e l’articolo di Lidia Maria Cirillo “Rubygate: Il femminismo dell’area radicale e antagonista dei movimenti ha perso una occasione”.

3 febbraio, vi segnaliamo due testi che fanno luce sulla falsa distinzione tra donne per bene e donne per male; Giulia Garofalo scrive per la rivista ilMulino “Prostitute, amanti, protette”, mentre sul blog liberetutte è comparso il testo collettivo “Puttanamente, manifesto per un godimento polimorfico costituente”

7 febbraio, Luisa Muraro dal sito della libreria delle donne: perchè non firmo “ora basta”. Chiara Saraceno dalla rivista ilMulino spiega perchè il problema è la logica del principe e l’esclusione delle donne trasversale agli schieramenti. Lea Melandri dalle pagine de Glialtri spiega come, dal suo punto di vista, si è arrivati all’altalena tra voyerismo e moralismo, alla ricerca di un’alternativa tra moralismo e trasgressione omologata scrive Stefano Ciccone di maschile plurale. Dalle pagine de ilmanifesto Ida Dominijanni parla del diritto e il rovescio di questa mobilitazione. Dal movimento scrivono su uninomade Alessandra Gribaldo e Giovanna Zapperi per analizzare il dibattito su Berlusconi e le donne parlano di relazioni di potere: classe, etnicità e genere e anche generazione, su Femminismo a sud la chiamata “è bella chi si ribella” che invita le donne a scendere in piazza non contro Berlusconi, ma per se stesse.

8 febbraio, su donnealtri Nicoletta Tiliacos scrive che di prostituzione sono maestri gli uomini, le donne della Fiom hanno scritto un documento donne fiom.pdf spiegando perchè saranno in piazza, “indecorose e libere” lo slogan rilanciato dai collettivi femministi romani nel testo che racconta il loro andare in piazza. Andrea Masala sul suo blog parla di suore e dirigenza della sinistra .

27/02/2011

via inGenere.

Posted in Femminismi, Pensatoio.



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