Skip to content


Né maschile né femminile: non voglio niente di tutto ciò

da Testo Yonqui di Beatriz Preciado

Qualche codice semio-tecnico della femminilità:

“Piccole donne, il coraggio della madre, la pillola, cocktail stracarico di estrogeni e di progesterone, l’onore delle vergini, la Bella addormentata nel bosco, la bulimia, il desiderio di bimbo, la vergogna della deflorazione, la Sirenetta, il silenzio di fronte allo stupro, Cenerentola, l’immoralità ultima dell’aborto, i dolci, saper fare un buon pompino, il Lexomil, la vergogna di non averlo ancora fatto, Via col vento, dire no quando si vuol dire si, restare a casa, avere delle piccole mani, le ballerine d’audrey hepburn, la codeina, prendersi cura dei capelli, la moda, dire si quando si vuol dire no, l’anoressia, sapere tra sé che chi ti piace veramente é la tua amica, la paura di invecchiare, la necessità di essere costantemente a dieta, l’imperativo della bellezza, la cleptomania, la compassione, la cucina, la sensualità disperata di Marylin Monroe, la manicure, non far rumore quando cammini, non far rumore quando mangi, non far rumore, il cotone immacolato e cancerogeno del tampax, la certezza della maternità come legame naturale, non saper urlare, non sapersi battere, non saper uccidere, non sapere troppe cose o saperne molte ma non poterlo dire, saper attendere, l’eleganza discreta di Lady D., il prozac, la paura di essere una cagna in calore, il valium, la necessità del tanga, sapersi controllare, lasciarsi inculare quando ci vuole, rassegnarsi, la giusta epilazione del pube, la sete, i sacchettini in lavanda che sanno di buono, il sorriso, la mummificazione vivente del viso liscio della gioventù, l’amore prima del sesso, il cancro al seno, essere una donna vissuta, che tuo marito ti lasci per una più giovane…”

Qualche codice semio-tecnico della mascolinità:

“Rio grande, il calcio, Rocky, portar la mutanda, saper picchiare qualcuno, Scarface, saper alzare la voce, Platoon, saper uccidere, i mezzi di comunicazione, l’ulcera allo stomaco, la precarietà della paternità come legame naturale, la tuta blu, il sudore, la guerra (versione televisiva inclusa), bruce willis, l’intifada, la velocità, il terrorismo, il sesso per il sesso, eccitarsi come Rocco Siffredi, saper bere, guadagnar soldi, oméprazol, la città, i bar, le puttane, la box, il garage, la vergogna di non avercelo come Rocco Siffredi, il viagra, il cancro alla prostata, il naso rotto, la filosofia, la gastronomia, avere le mani sporche, bruce lee, pagare una pensione alla tua ex-moglie, la violenza coniugale, i film d’orrore, il porno, il gioco, le scommesse, i ministeri, il governo, lo stato, la direzione dell’impresa, gli affettati, la pesca e la caccia, gli stivali, la cravatta, la barba di tre giorni, l’alcool, l’infarto, la calvizia, la formula uno, il viaggio sulla luna, ubriacarsi, impiccarsi, i grossi orologi, i calli alle mani, stringere l’ano, il cameratismo, le crasse risate, l’intelligenza, il sapere enciclopedico, l’ossessione sessuale, il dongiovannismo, la misoginia, essere uno skin, i serial killers, l’heavy metal, lasciare la propria donna per una più una giovane, la paura di farsi inculare, non vedere più i propri figli dopo il divorzio, la voglia di farsi inculare…”

Per la traduzione grazie ad AmicheSorellePuttane

Altro su Beatriz Preciado:

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2011/01/31/intervista-a-beatriz-preciado/

http://qublog.blogspot.com/2007/01/beatriz-preciado-donne-ai-margini.html

Posted in Pensatoio.



This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia License.